Sommario
EDITORIALE
di Riccardo Cascioli
PRIMO PIANO
Gesù, il Volto di Dio nella storia
E venne ad abitare in mezzo a noi
di Serafino Lanzetta
Dominus Iesus: l’unicità della signoria di Cristo
di Mauro Gagliardi
I semi del Verbo al di fuori della Chiesa
di Luisella Scrosati
STORIA
Come nacque il giubileo
di Stefano Chiappalone
DOTTRINA SOCIALE
L’Immacolata, la risposta di Pio IX alla modernità
di Stefano Fontana
AGIOGRAFIA
Il Natale di Greccio: Gesù nasce su ogni altare
di Renato Mambretti
APOLOGETICA
Temi “proibiti” al pranzo di Natale
di Stefano Bimbi
TEOLOGIA
Fede e amore, due facce della stessa medaglia
di Livio Melina e José Granados
ARTE SACRA
Il cielo è spento nelle chiese moderne
di Francesco Mori
SPIRITUALITÀ
Andate a farvi benedire!
di Edward McNamara
Editoriale
Un Santo Natale
di Riccardo Cascioli
Chi è Cristo per me? Cosa significa per le mie scelte di vita quotidiane? È già nel porsi queste domande che si scopre l’importanza di stabilire la storicità dei Vangeli. Non è un problema di esegesi biblica, non un argomento da specialisti, ma una questione vitale per l’esistenza di ciascuno. Non è certo raro ascoltare anche autorevoli prelati mostrare scetticismo riguardo ai fatti narrati nei Vangeli: le parole di Gesù – «allora non c’erano i registratori» –, l’effettivo accadere dei miracoli, trattati come simboli o metafore per insegnare dei valori, e così via. Tanto quello che conta, si dice, è il Cristo della fede, quell’insieme di credenze tramandate dagli apostoli ma che potrebbero non corrispondere a quanto realmente accaduto per le strade della Palestina duemila anni fa.
E invece no. Perché la nostra domanda innata di eternità, il nostro desiderio di compimento esige una risposta vera, reale, che abbia delle ragioni. E non è indifferente che Gesù sia stato proprio quello che raccontano i Vangeli. Come dice anche San Paolo: «Se Cristo non è risorto, è vana la vostra fede» (1Cor 15, 17). E non ci potrebbe essere Risurrezione se prima non ci fosse stata l’Incarnazione, la decisione di Dio di farsi uomo per salvarci dal peccato. La fede in un Cristo “inventato” dagli apostoli, pure a fin di bene, è uno spiritualismo astratto, una forma di autosuggestione o di volontarismo. Comunque una fede senza ragioni, quindi inutile. Si capisce allora perché così tanti cattolici non credono veramente, ad esempio, nella presenza reale di Cristo nell’Eucarestia. La veridicità di quanto troviamo scritto nei Vangeli rende ragione dell’incontro con Cristo che oggi avviene per noi attraverso la Chiesa. Chi è stato toccato dall’incontro con uomini che testimoniano la presenza attuale di Cristo, non può non affrontare il tema della veridicità dei Vangeli: è una questione di serietà con la propria vita. È il percorso fatto, ad esempio, dal giornalista e scrittore Vittorio Messori che possiamo riscoprire attraverso i suoi libri, da Ipotesi su Gesù alle “indagini” sulla Passione e morte di Gesù e sulla Sua Risurrezione.
È anche il lavoro che sta facendo la Bussola, che pubblica proprio in questi giorni il libro Si è fatto carne – Rapporto sulla storicità dei Vangeli, primo volume della nuova collana dedicata alla Formazione, che raccoglie e integra gli articoli di Luisella Scrosati su questo tema, pubblicati come supplemento all’Ora di Dottrina che ogni domenica occupa la homepage della Bussola Quotidiana. Ed è anche il senso del primo piano che pubblichiamo in questo numero della Bussola Mensile: Dio si è fatto veramente uomo ed è nato da una donna per salvarci dal peccato; e solo nella Chiesa cattolica c’è la pienezza della Verità. Con questa certezza nel cuore, possiamo augurare a tutti un Santo Natale.
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