Sommario

EDITORIALE

di Riccardo Cascioli

PRIMO PIANO

Scuola a km zero

L’educazione: bella, nobile, santa e... urgente

di Stefano Fontana

Una questione di principio... di sussidiarietà

di Andrea Zambrano

FAQ: cos’è (e cosa non è) la scuola parentale

di Stefano Bimbi

FILOSOFIA

La città terrena e la città di Dio

di Silvio Brachetta

TEOLOGIA

Il mito (infondato) delle diaconesse

di Luisella Scrosati

STORIA

Le stimmate di Cristo nella carne di Francesco

di Renato Mambretti

DIRITTO CANONICO

Sacerdote per sempre, anche se “spretato”

di Giuseppe Comotti

ARTE

Nel segno della Croce

di Maria Gloria Riva

DEVOZIONE

Il Rosario è un’arma

di Riccardo Barile

LITURGIA

L’applauso in chiesa spazza via il culto

di Riccardo Barile

SPIRITUALITÀ

Gli angeli, i nostri compagni di lotta

di Julio Loredo

Editoriale

Riprendiamoci l'educazione

di Riccardo Cascioli

Riccardo Cascioli

Sono cresciuto in una città di provincia dove esisteva un unico istituto paritario gestito da suore, e fatalmente “riservato” alla élite della borghesia medio-alta. Per tutti gli altri esisteva soltanto la scuola statale. Per i miei genitori il dovere-diritto di educare si risolveva nel cercare per me la scuola “migliore” o, una volta al liceo, nel chiedere di essere inserito nelle sezioni “migliori” o, almeno, insieme ad amici con i quali avevo frequentato la scuola media. Un compito a cui si sono dedicati con grande impegno (non sempre coronato da successo), e proprio la loro testimonianza è stata la prima lezione che mi ha fatto comprendere l’importanza dell’educazione.

Diventato a mia volta genitore, in una situazione scolastica profondamente mutata (in peggio) ed emigrato in una grande area metropolitana, con mia moglie abbiamo anche noi investito il massimo possibile sull’educazione dei nostri figli. E avendone l’opportunità abbiamo puntato su una scuola paritaria cattolica, proprio perché consapevoli dell’importanza di una educazione integrale in armonia con la nostra fede e con la nostra concezione dell’uomo, dello studio e della realtà.

Vivendo per molti anni l’ambito della scuola paritaria, abbiamo però avuto anche modo di vederne una evoluzione non esattamente positiva: in parte per le pressioni dello Stato e delle lobby che se ne sono impossessate facendo della scuola il campo di battaglia per l’opera di indottrinamento ideologico; in parte per una crescente debolezza culturale che ha portato a puntare sempre più sull’efficienza, sul risultato, a scapito dell’attenzione alla persona e ai contenuti dell’insegnamento.

A questo si deve aggiungere il contemporaneo processo di disgregazione della società e la confusione estrema che si è affermata nella Chiesa perfino riguardo ai contenuti della fede cattolica, che hanno ulteriormente cambiato il contesto in cui inquadrare l’opera educativa.

Così se oggi i nostri figli avessero a loro volta bambini in età scolare, con la stessa preoccupazione educativa li consiglieremmo caldamente di puntare sulla scuola parentale. Anzi, se necessario, li aiuteremmo a crearla.

Perché oggi appare l’unica possibilità per realizzare una autentica libertà educativa. Non è un caso che un numero sempre maggiore di famiglie cerchi questa soluzione. Seppure l’istruzione parentale sia oggi ancora una realtà marginale nel sistema scolastico, è però indicativo il fatto che tra il 2019 e il 2022 si sia registrato un aumento del 600% nei bambini delle elementari e del 370% alle medie. Per questo abbiamo voluto dedicare un Primo Piano alla scuola parentale: per capirne fino in fondo le ragioni, le implicazioni e le possibilità perché l’emergenza educativa richiede risposte adeguate e, soprattutto, che siano i genitori in primis a prendere in mano l’educazione dei propri figli, laddove lo Stato se ne vuole appropriare.